da un'idea di "Era un anno a casa" un blog tutto ... da leggere!!!

mercoledì 23 ottobre 2013

COSA e (soprattutto) COME sto leggendo?

letture culinarie
Quest'estate ho letto molto. In genere leggo molto anche durante le altre stagioni, ma in estate le ore che durante l'anno dedico ai compiti dei bambini me le metto da parte per la lettura.

E ho letto tantissime cose: alcune molto belle.

E ho li` ancora progetti di lettura da realizzare: libri prenotati in biblioteca, libri in preview sul kindle (e` danneggiato porca miseria), libri prestati, libri consigliati nel carrello, libri solo nella mia testa.

Una volta leggevo tutto un libro da cima a fondo e non ne iniziavo mai uno nuovo senza aver finito il primo. Era un mio personale metodo che poteva risultare frustrante, ma il piu` delle volte mi permetteva di rimanere concentrata sull'opera.
Da qualche anno in qua` invece sul comodino (veramente non e` un comodino, ma una mensola sopra la testiera del letto) stazionano moltissimi libri corredati di segnalibro. E` una personale foresta da cui attingere a seconda del mood del momento.
La considero una coccola, anche un po' un piccolo lusso a dire la verita`. Sento che quei libri sono amici benevoli e avranno il tocco giusto per accompagnarmi nel rituale dell'addormentamento.

NB Ho in preview nel kindle un libro condiviso su Instagram e di cui mi ha catturato l'immagine(eh...son fatta cosi'...) e proprio oggi ho scoperto che uscira` nella traduzione italiana di Stassi per Sellerio: "Curarsi con i libri".
Inutile aggiungere che lo acquistero'.

Dal maggio 2009 il passaggio dalla veglia al sonno infatti non e` piu` un piacere, vado a letto con un po' di apprensione nel ricordo di cio` che fu (salvo poi dormire come un sasso fino alla mattina) e quindi credo che sia questo il motivo per cui pian pianino, ma del tutto inconsciamente, mi sono costruita attorno un giardino variopinto in cui distrarmi, rilassarmi e poi perdermi.



La lettura serale deve essere per me quindi rilassata e serena.
Adoro leggere lo scozzese Alexander McCall Smith ad esempio come ho detto piu` volte (qui , qui e qui) perche` le storie di Isabel Dahlousie sono delicate e lente. Ho terminato "The forgotten affairs of youth" e mi sono persa a passeggiare con Isabel e Jamie per le strade di Edinburgh nel ricordo della nostra fantastica estate 2012, la citta` ha danzato davanti ai miei occhi nella sua veste piu` leggiadra.

Mi sono piaciuti "La casa bianca" e "La casa grigia" di Herman Bang (soprattutto il primo) per la capacita` di questo giovane autore vissuto a cavallo tra il 1800 ed il 1900 di descrivere per immagini, di narrare ogni situazione come stesse realizzando un dipinto in cui sono i colori a tracciare le forme, la luce a definire l'intensita` degli avvenimenti. "Come un dipinto" ho scritto, il paragone mi e` uscito cosi` perche`? Perche` il dipinto e` delimitato da una cornice e quindi ci si puo` tranquillamente muovere in un campo conosciuto lasciando fuori il buio e l'angoscia.

Ho letto "A piedi" di Paolo Rumiz, un libro di viaggio dedicato ai ragazzi che racconta con semplicita` i suoi 6 giorni a piedi da Trieste al mare lungo l'Istria. Una lettura a passo d'uomo in cui tutto fa ben presagire il lieto fine, nel segno dell'amichevolezza e della cortesia, per tornare al concetto di sacralita` dell'ospite, pratica ancora preziosa  tra le popolazioni contadine, e al benessere generato da quel movimento rilassato e libero (in fondo il piu` consono alla nostra natura) che e` il camminare.

Ho letto anche Virginia Woolf prendendo in prestito in biblioteca il volume de i Meridiani in cui non sono presenti i suoi romanzi, ma le lettere, le conferenze, i saggi, i racconti brevi. Anche questa raccolta mi ha infuso una certa sicurezza: per quanto Virginia vivesse in un periodo storico di grandi sconvolgimenti dalla sua finestra inglese sull'Europa poteva elaborare con calma i suoi pensieri ("Una stanza tutta per se'"), esporre i suoi pareri senza la fretta di chi si trova nel turbine degli eventi, oppure staccare la spina e divagare focalizzando l'attenzione su piccoli particolari ("A zonzo per Londra" oppure "il buco nel muro"), mentre nei suoi romanzi riversa la sua interiorita` piu` oscura, piu` nostalgica, piu` indolente. Devo ancora affrontare "Roger Fry"e chissa' ...forse verro` smentita!

 
Sto leggendo a piccolissimi passi "Ti pare il caso" di Erri de Luca e Paolo Sassone Corsi perche` mia madre me l'ha messo in mano dopo averlo letto e siccome Erri de Luca scrive come fosse un Talmud (creando mentre si esprime) lo mordicchio un pezzettino per volta, lo assaporo.

Deliziosamente incastrato tra libri piu` voluminosi c'e` poi un piccolo libricino di Peter Handke che si intitola "Il pomeriggio di uno scrittore" . In questo romanzo Handke descrive le passeggiate di uno scrittore durante la pausa di lavoro pomeridiana. E` una storia sospesa nel tempo, dove i momenti si dilatano, i pensieri si susseguono con tranquillita`, in cui il protagonista sa dedicarsi delle ore di ozio, cosi` preziose per la sua salute.

Capita pero` che alla fine della giornata scelga di leggere poesie.
Leggo poesie perche` nella calma della sera posso rileggerle e ripeterle sussurrando (nessuno mi sente) per apprezzare la sequenza dei vocaboli, le sfumature e lasciare che le trame poetiche si dipanino nell'aria sopra di me: le posso osservare da sdraiata, trovare il capo e la coda della matassa aggrovigliata, vederle ricomporsi in spirali attorno al lampadario una volta che tutto e` chiaro. Il soffitto bianco e` una lavagna per riscriverle (come le intuisco), e` una pista da corsa in cui i significati si affrettano alla linea di partenza e si posizionano pronti per ingranare la marcia e ri-arrivarmi dentro.
Ho letto Emily Dickinson (ancora e ancora) e T.S. Eliot (ecco chi e` Prufrock!) e poesie di bambini stupende. Le menti infantili sono pagine candide: restituiscono con semplicita` quello che la vita incide sulla loro superficie, bello o brutto che sia.

La lettura diurna invece e` un altro paio di maniche: concentrata, vorace, insaziabile, tumultuosa, creativa. Le letture che faccio di giorno mi devono smuovere dentro, devono lasciare un segno di sangue. Possono disperarmi o farmi ridere, ma devono essere appassionanti, le vado cercando per berle tutte di un fiato.
Ho preso anche l'abitudine di rileggerle (almeno alcune) perche` dei passaggi che nella foga registro appena poi sono utili a prolungare il piacere del loro aroma.

Ho letto "Cuore di bestia"  di Noelle Revaz, che ho recensito per Zebuk . Crudo, spietato, un libro che ha prodotto in me reazioni forti e destato ricordi che non volevano essere ricordati. Se volete saperne di piu` leggetene la mia recensione.


Sto ancora leggendo "Suite francese" di Irene Nemroski con un dolore sordo in petto perche` conosco la storia dell'autrice e affronto ogni capitolo nuovo col fiato corto e affannoso di uno che ha corso troppo, che si rende conto di essere sfinito e sa che la resa e` vicina. Ma quest'autrice e` preziosa e la sua opera necessaria, vitale come sangue per una trasfusione.

Nella scia degli autori jewish ho letto "Il mio nome e` Asher Lev" di Chaim Potok. Un libro molto bello, la storia di un ragazzino ebreo ortodosso chassidico che per via della sua genialita` artistica viene allontanato dalla sua comunita` di appartenenza. Quando sono venuta a conoscenza dell'esistenza di quest'opera, stavo cercando le tracce degli ebrei messianici e di tutti quegli intellettuali ebrei che hanno trovato in Gesu` una risposta all'attesa inquieta del ritorno di Dio tra loro. Chaim Potok si rispecchio` molto in questo bambino, si sentiva molto vicino alla sua storia. In questo libro ho trovato molte cose che mi hanno interrogato.


E poi ho restituito alla biblioteca "Io che amo solo te" di Luca Bianchini il cui titolo gia` mi dava sui nervi quando ne lessi la trama su un settimanale: non prometteva niente di leggibile.
Posso  affermare ora che ha mantenuto le sue promesse....insomma avete sbirciato nel post che gli ho dedicato? Al centro della storia c'e' un matrimonio pugliese ed io che quest'anno ho conosciuto i pugliesi volevo tornare li`, almeno virtualmente.
Forte delusione.

E come non citare il deliziosissimo "Latte d'autunno. Ricordi di una contadina bavarese" di Anna Wimschneider che tanto mi ha fatto sorridere e altrettanto commuovere? La storia vera di una contadina tedesca nei primi anni del 1900, che si racconta senza maschere e senza paura, perche` figli e nipoti sappiano da dove viene la loro famiglia e come si viveva quando anche vivere non era scontato.

All'inizio dell'estate ho letto anche "il Re di Girgenti" di Andrea Camilleri? Quella che per me e` una vera e propria epopea siciliana.
Ma io adoro la prosa di Camilleri e quindi non posso che dirne bene. Forse un giorno mi mettero` a creare un post con tutti gli appunti che ho preso su di lui.

In due giorni ho poi terminato "Siamo nati e non moriremo mai piu`. Storia di Chiara Corbello Petrillo" di Paccini
Ho da poco terminato anche "L'arte di correre" di Murakami Aruki.
Inaspettatamente questo libro mi e` piaciuto, l'ho preso in prestito con mille dubbi perche` io faccio parte di quello sparutissimo gruppo di lettori che non apprezzano i romanzi di questo autore. L'arte di correre l'ho voluto leggere perche` di sfuggita in una sala d'aspetto ne avevo addocchiato un abstract in cui Aruki sostiene che la corsa ben si concilia con l'attivita` sedentaria dello scrittore. Io sono una walker che sogna di poter correre e sono anche scrittrice nell'animo, percio` ne sono rimasta davvero colpita. Alla fine devo dire che la lettura e` risultata piacevole e scorrevole.

sono contraddittoria
Ora in mano ho "Il mondo deve sapere" di Michela Murgia. Iniziato ieri.
E fra qualche settimana mi arrivera` "A Taste of Ireland: In Food and Pictures" di Fitzgibbon Theodora che mi ha consigliato Stefano dal suo prezioso blog. Non vedo l'ora di sfogliarlo!

A breve ritorneranno anche le recensioni dei miei figli che leggono come forsennati senza darsi il tempo di raccontarmi le loro letture. E` una promessa.

E il vostro elenco ragionato delle ultime letture?

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Grazie Scake