da un'idea di "Era un anno a casa" un blog tutto ... da leggere!!!

martedì 17 aprile 2012

Scake (40 anni) recensisce "La piccola casa nella prateria" di Laura Ingalls Wilder

(titolo originale "La piccola casa nei grandi boschi")
La piccola casa nella prateria e' un classico della letteratura americana. Di questa storia e' arrivata a noi italiani soprattutto la versione tv che negli anni ottanta si chiamava "La casa nella prateria" , una serie televisiva durata nove anni che ci ha accompagnato nella vita quotidiana di Laura, la protagonista, e della sua famiglia.
Nel romanzo originale l'autrice racconta la sua semplice vita di bambina nella casetta di tronchi ai margini dei Grandi Boschi degli Stati Uniti all'epoca dei pionieri, a cavallo tra la meta' dell'ottocento ed il novecento.

Cio' che piu' traspare dal racconto e' il suo immenso ed incondizionato amore per il papa' che e' ai suoi occhi un uomo forte, coraggioso, responsabile, ma anche corretto, buono e affettuoso. Semplicemente perfetto. La mamma resta sempre un po' in ombra, ma e' un bellissimo angelo del focolare, capace in tutto, quasi un icona di perfezione irraggiungibile. Laura e le sue due sorelline vivono nel loro mondo che ruota tutto attorno alla casetta isolata dalla civilta'.

Quello che mi e' piaciuto di questa lettura cosi' amena e' la dimostrazione che una volta si poteva essere autosufficienti in tutto. Nella famiglia ognuno aveva il suo ruolo e ci si aiutava ad esercitarlo per la sopravvivenza del nucleo famigliare. Il filo conduttore della storia sono le descrizioni del grande lavoro di papà e mamma durante l'anno. Questo lavoro è in armonia con la natura, ma serve a dominarla perché essa non prevalga (le bestie feroci, le condizioni metereologiche estreme...). Laura vive la sua realtà con grande serenità perché i suoi genitori con questo atteggiamento la affrontano.

C'è tutta una letteratura da esplorare sul ritorno alla natura e le fattorie autosufficienti, ma questo libricino parla anche ai bambini. Dice loro che perfino nelle loro case moderne esiste la possibilità di divertirsi con poco, di avere un ruolo che non è solo quello di fare il "capriccioso" o il "guastafeste" se non ha i cartoni animati. Si può essere anche il bambino che guarda fuori dalla finestra per vedere il cielo, quello che impara a cucinare ciò che poi mangerà, quella che mette in ordine i suoi vestitini per vederseli addosso tutti puliti e belli, quello che davanti ad un mestolo di legno immagina che con un po' di colore, un pezzetto di carta, della colla potrebbe diventare un bel soldatino.

Noi intanto nella settimana Santa abbiamo tolto il televisore dal salotto. Durante la Quaresima il papa' di N. (mio marito) lo eliminava sempre, erano 9 figli e non è mai morto nessuno, neanche la loro mamma !!!

4 commenti:

  1. Deve essere molto bello questo libro mi piacerebbe leggerlo. Desidererei avere una vita cosi'. Cosi' imparerei anche io a procurarmi del mangiare...insomma mi servira' nella vita arrangiarmi almeno un po',dovrei iniziare da adesso...con affetto E. Buon Natale

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  2. Cara E.
    anche a me piacerebbe vivere cosi`, ma vorrebbe dire lavorare tanto tutto il giorno con poco tempo libero. Saremmo davvero disposti a fare tanta fatica?
    Per imparare ad arrangiarti un po' nella vita basta che chiedi alla tua mamma che ha studiato lontana da casa tanti anni.
    Anzi a dire la verita` e` quello che sto cercando di insegnarti tutti i giorni a te e a quella sciuprinata di tua sorella!!!!!
    La tua mamma Scake

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  3. ma dove lo hai preso?

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  4. Bellissimo quel libro. Finalmente poi sono stati tradotti i due libri che seguono, scritti da Laura Ingalls:
    - La casa nella prateria (da cui è partito il telefilm)
    - Sulle rive del Plum creek
    Gli altri purtroppo non sono stati ancora tradotto

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Questo commento sara' letto anche dai miei bambini, tienilo presente!
Grazie Scake