da un'idea di "Era un anno a casa" un blog tutto ... da leggere!!!

giovedì 19 aprile 2012

Cookbooks...per colazione!

Mi piace tanto la mia mensola carica di testi culinari e gastronomici.
Ogni tanto me la guardo tutta contenta mentre sono seduta a tavola.
Ci sono ricettari e riviste, ma ci sono anche libri che raccontano le ricette: romanzi e biografie che ruotano attorno alla cucina, saggi di cultura gastronomica, lavori sull'educazione alimentare e poi ci sono cataloghi e brochure .
Spesso mi piace anche solo sfogliarli per curiosare o rievocare un evento tramite un ingrediente, una ricetta, un utensile, una foto.

Ho voluto unire il piacere di scrivere alla curiosita' che ho per la cultura gastronomica.
Percio' ogni tanto postero' una recensione di uno dei testi della mia biblioteca personale che visto l'argomento ha un posto speciale nella mia cucina.

 Infatti ho pensato a lungo a dove mettere questi libri soprattutto i romanzi e le biografie.
Nella libreria in salotto in uno scaffale apposito? In camera mia sopra la testiera del letto? Perche' io li voglio sempre li' pronti, a portata di mano. Alla fine mi sono accorta che la mensola sopra il giro panca in cucina era il posto migliore perche' e' su quella panca che mi siedo a consultarli e rileggerli quando ho qualche minuto di calma apparente...



L'antefatto
Iniziai ad acquistare testi di cucina per mia madre, quando ero a Padova all'Universita'. Non ho mai avuto la pretesa di regalarle ricettari veri e propri perche' ha sempre cucinato magnificamente, ma libri curiosi, approfondimenti, racconti attorno al cibo.
Al ritorno dalle lezioni soprattutto i primi tre anni passavo a piedi davanti alla Feltrinelli che sta tra la Riviera dei Ponti Romani e la Riviera Tito Livio proprio davanti al Bo'.
Ci passavo l'ora di pranzo li' dentro. Compravo pochissimo, ma consultavo molto. Era un posto magico, nessuno ti rompeva le scatole se volevi sostare davanti ai reparti guardando o sfogliando, toccando e leggendo tutto quello che c'era. La musica classica di sottofondo a volume basso, tanti ambienti tematici che si susseguivano uno dopo l'altro, mai stata importunata anche se stavo dentro un'ora o due. Niente a che vedere con i supermercati del libro che spesso si incontrano oggi. Quella libreria era quasi una biblioteca, tutti parlavano sottovoce, un tempio della lettura.
"La cucina degli antichi romani" "Il libro del baccala'" "Le bevande forti dei marinai" e altri titoli curiosi.
Poi una volta sposata dopo aver iniziato a mettere mano seriamente ai fornelli per piacere mio e di mio marito, cresciuto da una mamma proprio brava in cucina, ho iniziato a cercare cose per me.
Tra qualche regalo e parecchi acquisti ho messo su una piccola biblioteca tutta mia di testi scelti con cura e attenzione.
Tra l'altro alcuni di questi sono in inglese perche' con i viaggi di N. all'estero, l'arrivo di internet in casa e l'invenzione di Amazon mi si e' aperto un mondo. All'inizio addirittura quando Amazon.it non c'era mi facevo spedire i libri a Londra a casa di L. che quando tornava in Italia 3-4 volte l'anno me li portava giu'!

Ebbene questa serie sui cookbooks la iniziamo con un libro appunto in inglese che parla solo di colazioni! Perche' e' con la colazione che inizia tutto no?

con le mele Braeburn
The Breakfast Book
Marion Cunningham

Ho acquistato questo libro tramite Amazon.uk dopo averne letto la recensione su Gourmet. com. In particolare mi aveva colpito la preparazione dei waffeln con il lievito di birra nella cucina della redazione di Gourmet. Li ho provati: una bomba! (Poi ho provato quelli con la pasta madre...ma questo e' un altro cookbook). Mi sono decisa ad acquistarlo ed e'stata decisamente una buona idea.
La signora Marion Cunningham (che non e' quella di Happy Days!) e' un guru della gastronomia in USA. Ha avuto il merito di rimettere gli americani davanti ai fornelli e quindi seduti a tavola davanti al cibo preparato con le loro mani. Depositaria di ricette tradizionali, classiche, dimenticate. Ha scritto vari testi tutti definiti delle vere e proprie "bibbie". Collabora con riviste autorevoli in materia ed e' consulente nella ristorazione.



Che tipo di colazione vuoi fare oggi? Vuoi programmare un menu' per la specialissima mattina del giorno di Natale? Un brunch per la domenica? Qui trovi tutto quello che ti serve. Occhio: non ci sono foto e le figure si limitano a qualche disegno, ma d'altra parte servirebbe avere l'immagine di un piatto di pancakes con panna e fragole per incentivarmi a prepararlo? A me basta sentirlo nominare!
La scrittura e' scorrevolissima, very easy anche per chi non conosce bene l'inglese*.
Le pietanze sono ben descritte e le ricette semplici.
I capitoli contemplano ognuno un tipo di preparazione o alimento.
Si parte con le pagnotte (loaves), poi si passa ai sandwiches e toasts e si arriva al pane con il lievito in polvere che fa parte della cultura anglosassone e viene chiamato quick bread (pane veloce) ad esempio Irish Bread e muffins inglesi (che non sono quelli americani per fare le cupcakes).
Ma poi la lista comprende cereali, dolci a base di pastella alla piastra o fritti (waffeln e pancakes), uova, patate, frutta, biscotti, torte, creme, carni (prosciutto, roast beef e salsicce) e pesce.
In fondo consigli per la realizzazione dei menu e gli abbinamenti e le bevande (cioccolato, succhi, frullati e altro).
Ogni ricetta e' preceduta da una breve presentazione ed in coda si trovano le varianti.
Ogni tanto dentro una piccola cornice compaiono citazioni letterarie sulla prima colazione.
Personalmente ho attinto parecchio: sono ricette provate e riprovate per cui affidabilissime. E' imposssibile fallire!
Il fatto poi che queste ricette facciano parte di una cultura diversa dalla nostra ci stimola a saperne di piu' su ingredienti che forse non abbiamo mai usato o abbiamo acquistato senza sapere cosa farne!
Latticello, sciroppo d'acero, farina d'avena, pesce affumicato, un'ampio assortimento di uvette appassite, cranberry essiccati, zenzero fresco, candito e in sciroppo, frutta esotica, farina di mais di molte consistenze diverse ne sono un esempio.



























*ho imparato l'inglese a scuola in 5 anni di liceo scientifico dove la priorita' non veniva data certamente alle lingue! Poi ho dato un'esame di inglese scientifico all'universita'. Questa e' tutta la preparazione che posso vantare in questa lingua, il resto l'ho imparato leggendo libri di cucina!
Oggi riesco ad apprezzare blog anglofoni, libri e corsi di aggiornamento professionali.
Voglio dire che l'inglese si impara facilmente, bisogna solo buttarsi nella mischia!!!

2 commenti:

  1. Sai che anche io ho pensato molto a dove mettere i miei libri di cucina? Alla fine sono in una madia, sul ripiano più basso, a portata di mano.

    Ma io sono una pessina cuoca, alla fine l'unica vera consultazione che faccio riguarda il ricettario di famiglia e il ricettario del bimby :-)

    Il libro che hai recensito è molto carino, grazie per averci permesso di conoscerlo.

    A presto,
    Grazia

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  2. Avere una madia in cucina non e' mica da tutti eh?
    Grazie e prometto che le foto prossime saranno migliori, N. vuole acquistare una fotocamera: il mio povero cell a parte le foto da vicino e' anche troppo bravo...Ciao Scake

    RispondiElimina

Questo commento sara' letto anche dai miei bambini, tienilo presente!
Grazie Scake